martedì 10 febbraio 2015

Zafferano di San Gimignano DOP

Di origine persiana, lo zafferano ha trovato sulle colline toscane il luogo ideale per la crescita.

Lo zafferano di San Gimignano DOP si ottiene dagli stimmi della pianta Crocus sativus.
Il ciclo di lavorazione è completamente manuale: i fiori, colti al mattino presto quando sono ancora chiusi, vengono mondati e controllati; segue la tostatura, a una temperatura che non deve superare i 50 °C, durante la quale gli stimmi filiformi da rossi diventano aranciati o violacei.
Si tratta di un momento molto delicato perché una temperatura eccessiva o una durata non appropriata potrebbero pregiudicare la qualità dello zafferano.

Lo zafferano si conserva preferibilmente in vasetti di vetro e al riparo da fonti di luce e umidità. Nonostante sia di difficile deterioramento, è consigliabile consumarlo non troppo lontano dalla data di acquisto.
Lo zafferano più pregiato è quello a stimmi interi, che va tenuto in ammollo prima dell’uso.

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