domenica 15 febbraio 2015

Fettuccine fatte in casa con pesto di rucola ai semi di girasole frutti di mare e pomodorini confit di Stefania Prinzivalli


Ingredienti
Per le fettuccine
200 gr di farina tipo 0
2 uova intere
Per i pomodorini confit
10 pomodorini ciliegino
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di zucchero
timo e origano freschi – sale – pepe bianco – olio e.v.o. q.b.
Per il pesto di rucola e semi di girasole
50gr di rucola fresca
1 cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato
½ cucchiaio di pecorino romano grattugiato
30gr di semi di girasole più una manciata per guarnizione
olio e.v.o.
Per il condimento ai frutti di mare
100gr di cozze
100gr di vongole
80gr di gamberi
uno spicchio di aglio
vino bianco secco - prezzemolo – peperoncino fresco - sale q.b.
Procedimento
Disponete una parte della farina a fontana, versate una per volta le uova e iniziate ad amalgamare facendo attenzione a non far uscire le uova dalla montagnetta di farina. Appena il composto si amalgama incorporate il resto della farina e lavorate fino ad ottenere una buona densità ed elasticità dell’impasto. All’occorrenza aggiungete acqua, se che l’impasto risulta troppo secco. Formate una palla e coprite con pellicola trasparente lasciandola riposare coperta da un canovaccio per almeno mezz’ora. 
Tagliate in due e tirate col matterello fino a ottenere una sfoglia di uno spessore di circa 3mm. Poi la ripiegate su se stessa partendo dall’esterno e tagliamo delle strisce, le srotolate e le lasciate asciugare su un velo di farina fino al momento di cuocerle.

Lavate i pomodorini, asciugate e dividete a metà.
Su una teglia rivestita con carta da forno, disponete i mezzi pomodorini senza sovrapporli e con la parte interna rivolta verso l’alto. Cospargete con lo zucchero, l’aglio sminuzzato e gli odori freschi ben tritati. Aggiungete un pizzico di sale, una macinata di pepe, un filo di olio e.v.o. e inserite la teglia nel forno ventilato caldo a 140° per almeno un’ora e mezza.
Li aggiungerete tagliati a listarelle alle fettuccine, assieme ai frutti di mare.

Preparate il pesto di rucola e semi di girasole
Lavate e asciugate con cura la rucola, inseritel nel mixer aggiungendo i semi di girasole, parmigiano e pecorino, l’olio e.v.o. e frullate per pochi secondi aggiungendo olio se la consistenza della crema ottenuta non ci convince.

Preparate il condimento ai frutti di mare
Lavate bene le cozze e le vongole, sgusciate e private i gamberi del budello nero.
Versateli in una casseruola dove avete fatto rosolare uno spicchio di aglio schiacciato e mezzo peperoncino fresco tagliato a rondelle sottili, versate poco meno di mezzo bicchiere di vino bianco (io ho usato della Falanghina) e fate cuocere a recipiente coperto. Quando i molluschi si saranno aperti, togliete dal fuoco, eliminate la maggior parte dei gusci, lasciandone un paio per l’impiattamento e filtrate il liquido di cottura.
Condite e impiattate.
Buon appetito!

mercoledì 11 febbraio 2015

Ciauscolo IGP

Il Ciauscolo IGP è un prodotto di salumeria tipico delle Marche, tradizionale delle province di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. 
La sua caratteristica più evidente e distintiva è la consistenza particolarmente morbida, che ne rende possibile la spalmabilità. 

Il Ciauscolo IGP si ottiene dalla lavorazione di carni suine provenienti da capi nati, allevati e macellati in Italia, nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise. 
I tagli impiegati nell’impasto sono: a pancetta, la spalla, e rifilature di prosciutto e di lonza. Contribuiscono ad insaporire e caratterizzare il gusto: sale, pepe nero macinato, vino, aglio pestato. 
La morbidezza si ottiene prima di tutto con macinazioni successive, usando trafile con fori di diametro sempre più piccolo, fino all’ultimo di 2-3 mm. Ma contribuiscono a conferire la giusta consistenza anche la quantità di grasso (dal 30 al 45%) e la stagionatura in ambiente umido (umidità relativa fra il 60 e l’85%). 

Se la produzione avviene in comuni classificati montani, il Ciauscolo IGP può riportare in etichetta la menzione aggiuntiva “prodotto della montagna”

martedì 10 febbraio 2015

Zafferano di San Gimignano DOP

Di origine persiana, lo zafferano ha trovato sulle colline toscane il luogo ideale per la crescita.

Lo zafferano di San Gimignano DOP si ottiene dagli stimmi della pianta Crocus sativus.
Il ciclo di lavorazione è completamente manuale: i fiori, colti al mattino presto quando sono ancora chiusi, vengono mondati e controllati; segue la tostatura, a una temperatura che non deve superare i 50 °C, durante la quale gli stimmi filiformi da rossi diventano aranciati o violacei.
Si tratta di un momento molto delicato perché una temperatura eccessiva o una durata non appropriata potrebbero pregiudicare la qualità dello zafferano.

Lo zafferano si conserva preferibilmente in vasetti di vetro e al riparo da fonti di luce e umidità. Nonostante sia di difficile deterioramento, è consigliabile consumarlo non troppo lontano dalla data di acquisto.
Lo zafferano più pregiato è quello a stimmi interi, che va tenuto in ammollo prima dell’uso.

Bavette cozze e fiori di zucca su focaccine di semola di dira89



Questo è un piatto che rimanda fortemente alla Puglia, tra mare e pastorizia.
La focaccina che si ammorbidirà col sugo della pasta e verrà mangiata alla fine, sostituisce in un unico piatto, la tradizionale frisella bagnata col sugo del pesce.

Ingredienti per quattro persone

Per la pasta 
Cozze, 1 kg
Pomodorini, 100 gr
Fiori di zucca, 15
Ricotta di pecora affumicata, 80 gr
Bavette, 250 gr
Prezzemolo, q.b.
Olio extravergine d'oliva, q.b
Aglio, 2 spicchi
Sale, q.b.
Pepe verde, q.b.
Per le focaccine
farina di semola di grano duro rimacinata, 200gr
acqua, 100 ml
olio, un cucchiaio
sale, mezzo cucchiaino
lievito, 5 gr

Preparazione
Focaccine
Mettete l'acqua in un recipiente, scioglietevi il lievito e procedere aggiungendo a pioggia la farina impastando. Quando inizia a prendere consistenza aggiungete l'olio continuando ad impastare.
Una volta ottenuto un impasto liscio ed omogeneo, dividetelo in 4 e lasciate crescere per 1 ora.
Date alle palline una forma discoidale e cuocete in forno a 180 gradi per 20 min.
Dovranno risultare bene asciutte, in modo da poterle ammorbidire in seguito con il sugo.
Per la pasta 
Tritate finemente il prezzemolo, pulite gli spicchi d'aglio, tritate grossolanamente i fiori di zucca, grattuggiate metà della ricotta affumicata, preparate i pomodorini in concassè e ridurre la polpa a brunoise.
Tenete poi da parte questi ingredienti.

Scaldate una padella, ponete al suo interno le cozze, coprite e cuocete a fuoco vivo finchè non si saranno aperte tutte. Una volta cotte, sgusciatele e mettete da parte i frutti di mare. Tenete qualche cozza intera per la decorazione final.
 
Scaldate l'olio in una padella e soffriggete gli spicchi d'aglio. Quando saranno ben dorati, aggiungete i pomodorini e i fiori di zucca. Aggiustate di sale e aggiungete le cozze sgusciate. Cuocete a fiamma bassa per un quarto d'ora.

Cuocete le bavette al dente, ponetele nella padella con il sughetto e copritele con la ricotta grattugiata, il prezzemolo tritato ed un filo d'olio. Riaccendete la fiamma viva sotto la padella e "spadellate" finchè il tutto non sarà ben amalgamato.

Impiattate mettendo in ogni piatto una focaccina adagiandovi sopra il nido di pasta e conditelo con scaglie di ricotta affumicata, pepe verde e un filo d'olio. Guarnite con qualche cozza e fiore di zucca interi.

Buon appetito!

lunedì 9 febbraio 2015

Orecchiette,fave e funghi cardoncelli di Milena Riviello



Ottimo piatto unico perché completo ed equilibrato.
Mette d'accordo tutti, che siano difensori delle tradizioni, vegetariani o vegani!



Ingredienti per 4 persone
funghi tipo cardoncelli, 300 gr
Fave secche, 200gr
orecchiette pugliesi, 300 gr
olio extravergine di oliva
aglio
peperoncino piccante
sale q.b.
semi di finocchietto selvatico.

Procedimento
Ammollate le fave secche in acqua per qualche ora, quindi bollitele in acqua salata a piacere. A fine cottura passatele al mixer ottenendo una massa cremosa tipo purè.
Soffrigete i funghi dopo averli puliti e mondati in olio, aglio, finocchietto.
Nel frattempo lessate le orecchiette in abbondante acqua salata. Scolate e saltate in una capiente padella con i funghi (con un po' d'acqua di cottura).

Impiattate distribuendo sul fondo del piatto la purea di fave, continuare la pasta e completare con qualche funghetto in bella vista.

Buon appetito!

Torta di Cioccolato Allegra Tenerina di Alessia Vallarino


Ottima con gelato fiordi latte e lamponi.
Si conserva anche diversi giorni.. Perfetta al mattino con yogurt.



Ingredienti
200 gr cioccolato fondente (almeno 70% cacao)
200 gr burro
200 gr zucchero di canna
5 uova
40 gr farina
Un pizzico di lievito


Preparazione

Fondere a bagnomaria cioccolato e burro.
Montare a neve gli albumi e metterli da parte

Sbattere con frusta elettrica zucchero e tuorli fino ad ottenere una crema morbida, aggiungere cioccolato e burro fusi, farina, lievito e albumi a neve fermissima. Amalgamare con frusta a mano il tutto.


Mettere in tortiera per crostata 24 cm con carta da forno e cuocere in forno ventilato già caldo per circa 25/30 min a 180°C.

Lasciare raffreddare piano piano nel forno con porta un po' aperta.

Servire a fettine o cubetti con zucchero a velo.


Buon appetito!