La Robiola si presta a essere conservata sott’olio, immersa in latte di pecora o altre salse ed eventualmente aromatizzata con erbe.
Un viaggio per voi e insieme a voi alla scoperta del gusto di non mangiare mai la stessa cosa, pescando dal paniere sconfinato dei sapori e degli odori della cucina italiana; con qualche escursione oltreconfine.
giovedì 5 febbraio 2015
Robiola di Roccaverano DOP
La
Robiola di Roccaverano, di origine celtica e già nominata da Plinio
il Vecchio, è un formaggio a pasta molle prodotto in alcuni comuni
dell’Astigiano e dell’Alessandrino con latte misto (latte vaccino
massimo 85 per cento) parzialmente scremato proveniente da due mungiture.
Matura in appositi stampi per 3 giorni dopo i quali viene subito messa
in commercio in forme cilindriche di 250-400 grammi. Non presenta crosta
e ha pasta bianca, dalla consistenza morbida, finemente granulosa; il
sapore è delicato e acidulo.
La Robiola si presta a essere conservata sott’olio, immersa in latte di pecora o altre salse ed eventualmente aromatizzata con erbe.
La Robiola si presta a essere conservata sott’olio, immersa in latte di pecora o altre salse ed eventualmente aromatizzata con erbe.
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